Guida acquisti

A causa del mio lavoro sono stato spesso all’estero e pertanto ho potuto conoscere anche realtà molto diverse da quella italiana. In particolare mi riferisco ad alcuni paesi del nord Europa dove l’allevamento di cani è visto male appena si utilizzano più di 3-4 femmine o si allevano diverse razze contemporaneamente. Una persona che addirittura vive di questa attività corre il pericolo di essere chiamata “produttore di cani”, non allevatore. Negli Stati Uniti, invece, gli animalisti stanno portando avanti una campagna per contrastare la vendita di cuccioli nei negozi di animali perché nella stragrande maggioranza dei casi provengono dalle così dette “Puppy Mills” o “Puppy Farms”, che sono luoghi in cui si riproducono cani a ritmo industriale spesso in condizioni raccapriccianti per vendere a costi bassissimi grandi quantità e ricavare molto.
Il negozio di animali. Molto spesso, anche se non è sempre così, i cagnolini che si vedono nei negozi non provengono da allevamenti qualificati ma sono frutto di dinamiche speculative intese solo al profitto (vedasi: Puppy Mills o Puppy Farms, traffico clandestino di cuccioli di razza proveniente dall’Est Europa o comunque da strutture non controllabili). Se si desidera un cane da compagnia senza mire di competizioni o pedigree è sicuramente molto meglio salvare un cane adottandolo e cercandolo presso i canili. Se invece si cerca un cane da esposizione, da caccia o per riproduzione è quasi necessario rivolgersi direttamente ad Allevatori seri e di fiducia.
Il grande allevatore. È parere di molti che nonostante l’ENCI abbia emesso delle chiare direttive per regolamentare l’attività ci siano due aspetti discordanti da considerare. Il primo è che l’Allevatore professionista (lo fa per vivere) o comunque di grandi dimensioni dovrebbe avere molta esperienza nel settore e quindi essere un “esperto”. Il secondo è che quando il giro di affari si allarga c’è un forte rischio che l’aspetto economico diventi preponderante e vada a scapito della qualità. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi a chi si conosce o di cui ci si possa fidare.
L’allevatore amatoriale. Ritengo sia la categoria fra gli allevatori più valida e seria. In particolare quelli che definisco “allevamento familiare” dove i cani vengono tenuti anche in casa e trattati come veri e propri membri della famiglia. In questo caso è facile comprendere le ragioni della passione, la cura e l’attenzione che solo l’allevatore amatoriale che possiede pochi cani può offrire. Tuttavia questa passione deve spingere l’allevatore anche a informarsi e studiare la razza e la cinofilia in generale, seguire le guide dettate dall’ENCI (sia che abbia o meno l’affisso) e dotarsi di strutture idonee per l’attività dei cani, per le cucciolate e per la loro socializzazione.
La serietà e professionalità che si devono cercare:
•La selezione. Ogni allevatore dovrebbe sempre porre nell’analisi genetica per l’accoppiamento la massima attenzione. Si dovrebbero verificare tutti i dati somatici e caratteriali più importanti sia per il padre che per la madre.
Carattere, colore e bellezza del manto, appiombi corretti, bellezza della testa, muscolature e dimensione del torace e della groppa, proporzioni, assenza di malattie specifiche, colore degli occhi, delle unghie, ecc., sono dati da considerare con accuratezza e di importanza fondamentale per la buona riuscita della cucciolata.
•L’assistenza veterinaria e Alimentazione corretta sono altrettanto importanti. ovviamente tutto questo costa, e solo per passione, amore per la razza e non per lucro si agisce in questo modo e quasi certamente i risultati hanno più probabilità di essere positivi così rispetto ad altre realtà già descritte.
•Garanzie. Il massimo delle garanzie per l’acquirente si ottiene, tuttavia, solo se vengono resi disponibili tutti i documenti e le certificazioni richieste (esempio: lastre displasia). In aggiunta sarebbe auspicabile, proprio per accrescere la fiducia nell’allevatore prescelto, avere a disposizione la massima trasparenza e chiarezza potendo avere in copia anche pedigree dei genitori, libretti sanitari e di lavoro, certificati veterinari, di microchip, ecc.
•Costi. Sono convinto che gli allevatori amatoriali a cui ricorriamo per avere un cucciolo molto spesso non ci quotano il prezzo di un piccolo considerando gli esatti costi sostenuti che sono difficili da calcolare e sicuramente superiori a quanto chiesto. D’altronde è giusto che sia così perché non si tratta di una professione ma di un “Hobby” anzi come già detto di una passione.
Questo comportamento è evidente nasca dall’amore che si nutre verso la razza prescelta. Consultando il tariffario della mia clinica veterinaria e considerando le pratiche più comuni a gran parte degli allevamenti un po’ più seri, vengono riportati di seguito solo alcuni aspetti più evidenti dei costi sostenuti (non si tiene conto del tempo dedicato, costo strutture, expo, gare e brevetti, ecc.):

– Costo della preparazione della fattrice prima della monta:
•Monitoraggio calore (vetrino + progesterone). E. 90
•Monta esterna (per selezione tecnica). E. 1000\2000
•Visita veterinaria della fattrice. E. 30
•Prevenzione herpes virale per la femmina (prima di monta e parto). E. 70
•Vermifugo per la fattrice prima del parto. E. 15
•Esame feci fattrice. E. 20
•Eventuali vitamine o integratori. E. 20
•Controllo ecografico n° cuccioli al 40°/50° gg. di gravidanza. E. 50

– Costo durante la fase di gestazione:
•Visita veterinaria di controllo. E. 30
•Ossitocina per espulsione placenta a parto terminato. E. 25
•Cura e pulizia canile con disinfestazioni varie. E. 700
•Alimentazione particolare della fattrice per l’allattamento. E. 150
•Vermifugo per la fattrice dopo il parto. E. 15
•Vermifugo ai cuccioli (costo per cucciolo). E. 10
•Vaccino e richiamo (costo per cucciolo). E. 70
•Microcip identificativo (costo per cucciolo). E. 30
•Cura per eventuali patologie (coccidiosi ed altro, in media per cucciolo). E. 70
•Modello A e B Enci (per cucciolo). E. 20 + 50

– Costo del mantenimento della fattrice e piccoli ecc. ecc. sino all’età di 60 gg. Dopo tal periodo inizia normalmente la cessione del cucciolo:
•Svezzamento e mangime puppies. E. 300
•Mantenimento e spese varie veterinarie fattrice. E. 1000

Il risultato, che varia leggermente al variare del numero dei cuccioli e che considera solo cani di taglia medio/grande, porta ad un costo per una cucciolata media di 6 intorno a 850/900 euro. Pertanto ritengo per un allevamento amatoriale sia ragionevole un prezzo che si aggiri dai 800 ai 1300 euro, mentre da uno professionista, che rilascia anche fattura, sicuramente qualcosa in più.